Antivirale Paxlovid Pfizer, Oggi le Prime Distribuzioni Alle Regioni di oltre 11.000 Trattamenti Completi

Curcuma: Proprietà Benefiche, Usi e Controindicazioni

L’ acemannano aumenta sia il numero di monociti e macrofagi che la loro attività, inol­tre, in vitro, è in grado di aumentare la produ­zione di interferone e TNF a; inoltre tale mole­cola ha evidenziato potere antivirale. Inoltre, la curcumina, sarebbe in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, aumentando quello buono (HDL). Mentre il numero di 940.000 bambini in terapia manca da lontano il traguardo di 1,6 milioni fissato per quest’anno, nel corso del 2017 circa 180.000 bambini hanno contratto l’infezione da HIV. Idem per calo del numero di decessi per malattie correlate all’AIDS: per raggiungere l’obiettivo 2020 serve infatti un ulteriore calo di quasi 150.000 decessi all’anno. Infatti, pochi sono i Paesi che nel frattempo hanno raggiunto gli obiettivi intermedi fissati dalla “strategia 90-90-90”, la quale stabilisce che entro l’anno 2020 almeno il 90% delle persone che convivono con l’HIV nel mondo dev’essere al corrente della propria situazione, inoltre il 90% di loro dev’essere in terapia antivirale e infine il 90% di questi pazienti deve arrivare a sopprimere la carica virale. Il rapporto serve rebetol acquistare da “campanello d’allarme” e agire adesso “può riportarci in rotta per raggiungere gli obiettivi del 2020”, scrive nella sua prefazione il direttore esecutivo del programma ONU, Michel Sidibé.

A lanciare questo monito è stato il nuovo rapporto del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (o UNAIDS), diffuso il 18 luglio scorso a Parigi, in Francia. “Se i paesi pensano di potersi liberare delle loro epidemie, si sbagliano pericolosamente”, così ha continuato il diplomatico del Mali, che del resto è stato criticato ad Amsterdam per la gestione di rebetol 200mg uno scandalo di abusi sessuali all’interno dell’organismo delle Nazioni Unite. TRIESTE Questa è la storia di una delle azioni più scriteriate fatte dall’uomo pensando di essere il dominatore della natura, ovvero quella di cercare di eliminare una specie animale usando un virus. Gli animali in questione fecero quello che i conigli proverbialmente fanno, ovvero si riprodussero esponenzialmente. Le donne e gli uomini potenzialmente fertili devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace per tutta la durata del trattamento e, rispettivamente, per almeno 4 giorni e 3 mesi dopo la fine del trattamento. I globuli rossi venivano invece nuovamente inoculati ai donatori per evitare l'anemia e per incoraggiarli a ripresentarsi nei giorni successivi. Nelle stazioni itineranti di raccolta, il sangue veniva centrifugato in grossi contenitori per separare il plasma dai globuli rossi.

RetroMAD1 è progettato e biosintetizzato da 3 diversi peptidi antimicrobici che si trovano naturalmente negli animali e nelle piante nella loro difesa contro le infezioni virali. Un secondo contrattempo è costituito dal fatto che anche se il numero delle nuove infezioni da virus HIV continua a diminuire - dal picco di 3,4 milioni nell’anno 1996 a 2,2 milioni nel 2010 e a 1,8 milioni l’anno scorso -, il calo è più lento di quanto necessario per poter raggiungere l’obiettivo o milestone (pietra miliare) di meno di 500.000 nuove infezioni entro il 2020, così spiega il rapporto UNAIDS. Inoltre, tre quarti delle persone che a livello globale vivono con l’HIV, ossia circa il 75%, erano a conoscenza alla fine dell’anno scorso della loro condizione, un elemento fondamentale nel percorso per chiedere ed ottenere aiuto. In particolare, si tratta di un virus che può presentarsi in qualunque momento della vita, anche se è molto più semplice che si manifesti nei bambini che hanno meno di tre anni oppure in persone adulte che hanno più di cinquanta anni. A noi lo richiedono migliaia di pazienti ogni giorno: il fatto è che noi non possiamo prescriverlo, perché il farmaco è stato registrato dopo trial e sperimentazioni su una determinata platea di persone, quindi al momento non è utilizzabile per altre categorie”.

Quel messaggio è andato in lungo e in largo ed è stato difficile superarlo. Ma nell’arco dello stesso anno non è stato registrato “alcun nuovo impegno significativo” da parte dei donatori, osserva il documento. “Per i diritti umani la salute è un imperativo e siamo profondamente preoccupati per la mancanza di impegno politico e l’incapacità di investire in programmi comprovati per l’HIV”, ha spiegato il direttore esecutivo dell’agenzia ONU durante la conferenza internazionale sull’AIDS, che si è svolta ad Amsterdam, in Olanda, dal 23 al 27 luglio scorsi, sotto il titolo (che poteva sembrare uscito dalla penna di papa Francesco) Breaking Barriers, Building Bridges (“Rompere le barriere, costruire ponti”). “Il discorso prevalente sulla fine dell’AIDS ha alimentato un pericoloso compiacimento e potrebbe aver accelerato l’indebolimento della risoluzione globale per combattere l’HIV”, ha detto il professore Chris Beyrer, epidemiologo della Johns Hopkins University Bloomberg School of Public Health a Baltimore (Maryland, USA) e co-presidente della commissione, citato da Jon Cohen su Science. Non eravamo alla fine dell’AIDS allora, e non ci siamo adesso”, ha dichiarato Vitillo al Catholic News Service, che parla a sua volta di compiacimento.“C’è davvero compiacimento.

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